Le Madonie

Un soggiorno a Petralia Sottana, presso Agliata 138 consente di scoprire il territorio delle Madonie, un alternarsi di vette rocciose, dolci colline, borghi antichi. Quattro cime, alte quasi duemila metri, si affacciano sul Tirreno, lungo la costa nord-ovest della Sicilia, verso le eolie.

Grazie alla varietà di ambienti naturali, dalla costa all’alta montagna, qui sono presenti circa i due terzi delle specie viventi in tutta l’Isola.
Per tutelare e promuovere questo delicato habitat, un vero museo a cielo aperto, nel 1989 la Regione Siciliana ha istituito l’Ente Parco delle Madonie, che abbraccia 15 comuni dell’area metropolitana di Palermo. Il Parco ha sede a Petralia Sottana in Corso paolo Agliata, nella dimora storica di Palazzo Pucci Martinez, dove si coordinano anche tutte le attività di conservazione e fruizione.

Le particolari condizioni climatiche, mitigate dalle brezze marine, consentono la crescita di una vegetazione assai differente. Da Agliata 138 le escursioni ci portano alla scoperta di tanti itinerari, tra boschi e natura, magari scoprendo numerose specie di invertebrati, rettili, anfibi, mammiferi ed uccelli, tra cui l’aquila reale.

Le Madonie sono anche un vero e proprio manuale di geologia. Le sue rocce raccontano l’evoluzione della terra. 300 milioni di anni fa, questi pianori, un tempo fondali marini ricchi di barriere coralline, iniziarono ad emergere a causa dello scontro delle placche tettoniche causato dalla deriva dei continenti. Dal 2001, proprio per il suo elevato valore geologico, i comuni del Parco delle Madonie, veri e propri borghi di pietra, fanno parte della Rete dei Geoparchi, riconosciuti dal 2015 anche dall’Unesco, ed offrono una interessante rete di geositi tutti da scoprire.

Caltavuturo, fondata dagli arabi ai piedi dell’imponente Rocca di Sciara nata da terribili terremoti, un tempo area di allevamenti e pascoli, è adesso meta di arrampicatori che s’inerpicano sulle vicine pareti delle Gole di Gazzara, cosi come anche in altri geositi del Parco.

Da Castelbuono, paese di villeggiatura che ospita un museo dedicato a Francesco Minà Palumbo, il primo a studiare scientificamente nell’Ottocento il valore naturale delle Madonie, si raggiungono gli agrifogli giganti di Piano Pomo, alti più di 15 metri, suggestive sculture naturali che si lasciano liberamente interpretare.

A Castellana Sicula, città dei murales ed uno dei comuni porta d’ingresso del parco dominato dal profilo dei monti madoniti, vi è un importante polo museale, con ipogei paleocristiani ed i resti di una villa d’epoca romana.

Tra le più amate mete del turismo internazionale, la cittadina medievale di Cefalù, è celebre per il suo duomo in stile arabo-normanno recentemente dichiarato dall’Unesco Patrimonio mondiale dell’Umanità, con la Rocca, i suoi suggestivi scorci medievali e l’interessante Museo Mandralisca.
Morbidamente incassata nei rilievi madoniti, Collesano è il capoluogo della celebre targa Florio, la corsa automobilistica che agli inizi del Novecento incantò i nobili europei, ed alla quale è dedicato un museo. Tra chiese imponenti e vicoli d’altri tempi, è ancora viva la tradizione della ceramica con i tradizionali colori verde e giallo.

Borgo medievale tra i più caratteristici delle Madonie, Geraci fu cuore della contea dei Ventimiglia, la nobile famiglia che nel tredicesimo secolo la proclamò centro amministrativo delle Madonie. Ricca di chiese, conventi, vicoletti e scalinate caratteristiche, è meta dei visitatori soprattutto per il salto dei Ventimiglia, affaccio in vetro che si apre a strapiombo sulle vallate circostanti.

Gratteri deve il suo nome alla grotta Grattara, imponente geosito di natura carsica, a ridosso dell’abitato, ricco di stalattiti, stalagmiti e persino una fonte battesimale naturale.

Isnello, col suo incantevole laghetto di Piazzo Zucchi, è divenuto il paese delle Stelle, grazie all’osservatorio astronomico internazionale GalHassìn dove si svolge attività di ricerca scientifica e didattica.

Petralia Soprana, eletta borgo dei borghi nel 2018 per il suo interessante tessuto artistico urbano, custodisce il più grande giacimento di salgemma d’Europa, geosito formatosi 6 milioni di anni fa. La miniera, ancora attiva, ospita al suo interno un Museo di sculture di salgemma.

A Petralia Sottana un sentiero geologico urbano e la sezione Giuseppe Torre del locale museo Collisani narrano l’evoluzione della terra, ben visibile nella vicina Rocca di Sant’Otiero cosi come il sentiero geologico di Piano Battaglia, entrambi ricchi di fossili.

Appollaiata su uno sperone roccioso, ecco Polizzi Generosa, centro di antiche origini e ricco di arte, musei, chiese e monumenti dominata dalla splendida vista dell’Anfiteatro della Quacella.
L’itinerario ci porta al Vallone Madonna degli Angeli, alla ricerca degli ultimi 30 esemplari di abete delle Madonie, specie presente solo qui e sopravvissuta all’epoca glaciale. Questi alberi sono adesso oggetto di un importante programma europeo di salvaguardia e divulgazione realizzato dal Parco con l’Università di Palermo con appositi spazi didattici museali allestiti in paese.

Il variegato paesaggio madonita si arricchisce di querceti, leccete, faggete, sugherete, e persino frassini da manna, delicato e prelibato dolcificante che ancora oggi si raccoglie dalle parti di Pollina, centro sospeso sull’azzurro del mare, dalle splendide spiagge e ricco di testimonianze geologiche, tra cui un teatro intagliato nella roccia viva.

Spesso nel parco delle Madonie sport e geologia vanno di pari passo.
Un distretto dell’avventura è quello nato recentemente a San Mauro Castelverde, dove escursioni in gommone sono programmate in un geosito unico, le gole di Tiberio ma anche la zip line, per lanciarsi nel vuoto a guardare il mare.

A Sclafani Bagni, adagiata su due speroni rocciosi, e dai notevoli affioramenti visibili nel percorso geologico urbano, è possibile bagnarsi in una sorgente naturale di acque sulfuree che sgorga dalle viscere della terra a quasi 30 gradi di temperatura.

Scillato da sempre è ricca di sorgenti: era nota in passato per i suoi antichi mulini. Per questo l’ente Parco ha realizzato qui un museo dedicato alle risorse idriche che aiuta i giovani a capire l’importanza del corretto uso dell’acqua.

Nell’arco dell’anno, il Parco delle Madonie offre possibilità di sport ed attività all’aperto, itinerari in mountain bike e a cavallo, sci nella stazione turistica di Piano Battaglia, divertimento per tutti al Parco Avventura, trekking alla scoperta di antichi santuari o alberi secolari.

Il Parco delle Madonie, è anche una ospitalità calorosa e di livello, certificata dall’Ente col marchio di qualità.
A tavola, la cucina è altrettanto genuina e generosa, grazie a ortofrutta, carni, formaggi e prodotti tipici provenienti da aziende locali sostenibili che impegnandosi per la difesa dell’ambiente hanno ottenuto dall’Ente Parco il riconoscimento del paniere Natura.

Il fascino delle Madonie vi aspetta, col suo mix sapiente di natura rigogliosa, storia millenaria e cultura contadina ancora viva.